Questo studio ha valutato la disfunzione tardiva del rene trapiantato (DTRT) utilizzando le recenti conoscenze immuno-istologiche.
Studio osservazionale prospettico. Sono state considerate le biopsie renali (BR) effettuate tra Aprile 2004 e Dicembre 2012, presso il nostro centro, per comparsa, dal 1° anno post trapianto, di proteinuria >1g/die e/o aumento della creatininemia >25% rispetto al valore di stabilità. La BR veniva processata con procedure standard, compresa la ricerca del C4d (positivo se >25%). La presenza di anticorpi anti-HLA veniva valutata al momento della BR.
Sono state valutate 204 BR di altrettanti pazienti, eseguite per proteinuria (21%), peggioramento funzionale (53%), entrambi (26%). La disfunzione si verificava dopo 8.0±6.3 anni dal trapianto e precedeva in media di 3.9 mesi la biopsia. Durata osservazione dopo BR: 10.8±6.3 anni.
Le lesioni istologiche erano: immunologiche (LesIM) 68%, di cui attive (22%), croniche (11%) o miste (35%); solo aspecifiche (LesASP) 21%, solo glomerulonefriti (LesGN) 8%. C4d positività: LesIM: attive 48%, croniche 57%, miste 85%; lesASP 14%, LesGN 19%. Ab anti HLA specifici: LesIM: attive 30%; croniche 13%; miste 39%; LesASP: 10%, LesGN: 0%.
Sopravvivenza rene esclusi deceduti (SR): 45% a 20 anni dal trapianto e 40% dopo solo 6 anni dalla BR, distinguendo quindi a seconda del tipo di lesione (Figura 1). Effetto C4d positività sulla SR significativo solo nelle LesIM (20% vs 60%, p<0.05). All'analisi multivariata di Cox unici fattori condizionanti la SR: LesIM miste (RR: 2,6) e C4d+ (RR 2,3).
La DTRT compare più frequentemente nel 2° quinquennio post trapianto. La DTRT si accompagna ad un’alta percentuale di fallimento del trapianto (40% a 6 anni), soprattutto nelle forme immunologiche con lesioni croniche o croniche e attive associate. Il C4d rappresenta un fattore di rischio solo nelle forme immunologiche. La BR si conferma uno strumento indispensabile per la diagnosi della DTRT.