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Trapianto

POLIMORFISMI A SINGOLO NUCLEOTIDE (SNPs) DEL GENE MDR1 E SOPRAVVIVENEZA A LUNGO TERMINE DEL GRAFT NEI RICEVENTI DI RENE TRAPIANTATO

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INTRODUZIONE

La Glicoproteina P (Pgp) è un trasportatore di membrana ATP dipendente, codificata dal gene MDR1, coinvolta nel trasporto cellulare di molti farmaci tra cui Ciclosporina (CyA) e Tacrolimus (FK506).

Negli ultimi anni sono stati identificati molti polimorfismi a singolo nucleotide (SNPs) del gene MDR1, alcuni dei quali associati ad alterazione della struttura di Pgp e di conseguenza ad alterazione del metabolismo di CyA o FK506.

Poco conosciuta è, invece, l'associazione di questi polimorfismi con la sopravvivenza a lungo tremine del rene trapiantato.

SCOPO DELLO STUDIO

Scopo dello studio è stato quello di valutare retrospettivamente il ruolo di 3 SNPs di MDR1 nella sopravvivenza del graft di un gruppo di pazienti nefrotrapiantati.

PAZIENTI E METODI

Sono stati studiati 154 pazienti trapiantati di rene e seguiti per un follow up medio di 90.3 ± 57.3 mesi. Per ciascuno è stata effettuata la genotipizzazione per i seguenti SNPs: C1236T, G2677T/A e C3435T (Figura 1), correlando i risultati con i dati clinici e laboratoristici di funzione renale, e con la sopravvivenza a lungo termine del graft, utilizzando come unico end point il rientro in dialisi.

RISULTATI

31 pazienti sono risultati wild type (WT) per i tre SNPs valutati, 76 presentavano una o più mutazione in eterozigosi (ETERO) e 47 presentavano almeno una mutazione in omozigosi (OMO).

I tre gruppi risultavano paragonabili per tutti i parametri clinici e laboratoristici di funzione renale valutati, tranne per la pressione arteriosa sistolica che risultava più elevata nel gruppo dei pazienti OMO (Figura 2). Tra i pazienti che assumevano Ciclosporina, i livelli ematici risultavano sovrapponibili, ma i soggetti WT assumevano una dose quotidiana di farmaco significativamente inferiore rispetto agli altri due gruppi (Figura 3). Tra i pazienti che assumevano Tacrolimus i livelli ematici e la dose di farmaco assunta risultava sovrapponibile nei tre gruppi (Figura 4).

L’analisi di Kaplan-Meier non ha dimostrato differenze significative di sopravvivenza del graft tra i tre gruppi e l’analisi di Cox ha confermato che la presenza di SNPs di MDR1 non modifica il rischio di rientro in dialisi dopo il trapianto di rene (Figura 5). Anche la creatininemia nei pazienti in terapia conservativa al termine del follow up, risultava sovrapponibile nei tre gruppi (Figura 6). 

CONCLUSIONI

La presenza di SNPs nel gene MDR1 si associa alla necessità di dosi maggiori di farmaco da assumere per raggiungere il target desiderato di ciclosporinemia, ma non modifica la sopravvivenza a lungo termine del graft nei pazienti portatori di rene trapiantato.

 

release  1
pubblicata il  19 settembre 2013 
da ¹Angelo Saracino, ²Nadia Muscaridola, ³Rosa Anna Cifarelli, ²Giovanni Stallone, ²Giuseppe Grandaliano, ¹Giovanni Santarsia
(¹Centro Regionale Trapianti, Ospedale Madonna delle Grazie, Matera; ²Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Unità Operativa Nefrologia Dialisi e Trapianto, Università degli Studi di Foggia; ³X-Life Metapontum Agrobios, Ospedale Madonna delle Grazie, Matera)
Parole chiave: trapianto renale
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