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Trapianto

Riduzione dell’introito alimentare di sale e controllo della pressione arteriosa in pazienti con trapianto renale: consapevolezza e intervento educazionale

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Premessa

  • Il trapianto renale è gravato da una mortalità da 10 a 50 volte maggiore della popolazione generale, dovuta alla comparsa e/o peggioramento di numerosi fattori di rischi cardiovascolare.
  • L’ipertensione arteriosa è uno dei principali di tali fattori di rischio modificabili, ma la sua prevalenza in trapianto renale è elevata anche a causa del cospicuo introito alimentare di sale.
  • La consapevolezza dell’importanza del sale è molto bassa e dunque è estremamente difficile ottenere dai pazienti una buona aderenza a una dieta con ridotto contenuto di sale.

Scopo

Sottoporre pazienti portatori di trapianto renale ad un programma educazionale sul sale e valutarne l’impatto sull’introito alimentare di sale e sulla pressione arteriosa.

Pazienti & Metodi

A - Abbiamo sottoposto al programma 15 pazienti consecutivi con trapianto renale stabile da almeno 6 mesi, ipertesi e ad alto rischio cardiovascolare,

B - Nel corso di una visita con nefrologo e un nutrizionista:

  • sono state illustrate le conseguenze negative del sale su morbilità e mortalità;
  • sono state analizzate le modalità per individuare i cibi a elevato contenuto di sale e impartiti consigli per ridurne l’apporto quotidiano ("Dieta a Punti") con l’ausilio di materiale grafico.

C - I pazienti venivano sottoposti a valutazione clinica e biochimica al tempo della visita e dopo 3 e 6 mesi.

Dieta a Punti

1. Eliminare dalla dieta:

  • insaccati e formaggi stagionati;
  • snacks (anche "non salati");
  • cibi conservati, inscatolati e da preparazione industriale;
  • leggere le etichette dei cibi.

2. Utilizzare esclusivamente cibi freschi

3. Cucinare senza sale e salare i cibi a fine cottura con quantità minima di sale al giorno (prestabilita e pesata).

4. Eliminare la saliera dalla tavola e insaporire con: spezie, aceto, limone.

5. Utilizzare pane esclusivamente senza sale.

Conclusioni

Un’unica seduta di educazione sul sale in pazienti trapiantati di rene e ipertesi consente di:

  • ridurre stabilmente l’introito alimentare di sale,
  • migliorare il controllo della pressione arteriosa attraverso una riduzione del grado di espansione del volume extracellulare,
  • ridurre il profilo complessivo di rischio CV.
release  1
pubblicata il  18 settembre 2013 
da Vincenzo Bellizzi, Giancarlo Bilancio, Monia Celano, Nunzia Miranda, Patrizia Calella, Remo Luciani
(UOC Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Salerno)
Parole chiave: ipertenssione, rischio cardiovascolare, sodio, trapianto renale, trattamento dietetico nutrizionale
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