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AKI e Trattamenti depurativi di area critica

UN NUOVO MODELLO CLINICO PER L'INSUFFICIENZA RENALE ACUTA (IRA) POST-OPERATORIA: RUOLO DEL OUABAINA ENDOGENA

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Razionale

L'IRA è una frequente complicanza postchirurgica. In letteratura sono presenti modelli predittivi per IRA severa (che necessita di dialisi - RRT); pochi studi sono focalizzati sui suoi stati più precoci. La Ouabaina Endogena (EO) è un ormone dello stress con effetti emodinamici e renali. Il nostro gruppo ha già segnalato una relazione tra elevati livelli EO e sviluppo di complicanze renali. L’obiettivo è di costruire un modello predittivo di IRA non RRT utilizzando sia aspetti clinici che i livelli di EO.

Casistica e Metodi

L'outcome studiato è stato l'IRA stadio II AKIN. Un primo modello di rischio (CLIN-IRA) è stato realizzato considerando variabili cliniche (età, sesso, tipo di intervento, FE, GFR basale, ipertensione arteriosa, re-intervento). Un secondo punteggio di rischio (CLIN-EO-IRA) è stato sviluppato aggiungendo i valori preoperatori di EO. Per confronto abbiamo scelto il modello del Northern New England Cardiovascular Disease Study Group (NNECDSG), unico modello pre-operatorio per IRA non RRT presente in letteratura.

Risultati

I modelli sono stati testati su 802 pazienti cardiochirurgici sottoposti ad intervento elettivo. 79 pazienti hanno sviluppato IRA (9,9%). I livelli EO si sono confermati fortemente correlati con l'incidenza di IRA (rispettivamente 2,2%, 9,8% e 17,7% rispetto ai terzili di EO; p<0,00001). Il modello NNECDSG è risultato buon predittore di IRA (AUC 0,73). Il nostro modello CLIN-IRA ha una efficacia migliore nel prevedere l'IRA (AUC 0,79) e l’aggiunta dei livelli preoperatori EO ne aumenta l’accuratezza diagnostica (AUC 0,83; IC 95% 0,79-0,87; ΔAUC 0,1; p<0,01).

Conclusioni

Abbiamo sviluppato un modello predittivo di IRA post-cardiochirurgica preciso e funzionale sulla base poche variabili cliniche preoperatorie. Questo modello è stato notevolmente migliorato con l'aggiunta dei livelli di EO (marcatore di danno vascolare subclinico). Entrambi i modelli, semplici e facilmente applicabili al letto del malato, possono essere usati nella pratica clinica per fornire una stima del rischio di sviluppo di IRA post-chirurgica.

M. Simonini, E. Bignami, C. Lanzani, E. Frati, N. Casamassima, R. Meroni, E. Messaggio, P. Manunta
(Istituto Scientifico San Raffaele, Nefrologia Università San Raffaele Milano)
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