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AKI e Trattamenti depurativi di area critica

Insufficienza renale acuta e mieloma multiplo

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Razionale

L’emodialisi con filtri ad alto cut-off è utilizzata come terapia adiuvante alla chemioterapia nell'IRA da Mieloma Multiplo (MM) al fine di ridurre i livelli plasmatici di catene leggere libere (sFLC). Il recupero della funzione renale è alla precoce riduzione di sFLC.

Viste le dimensioni molecolari delle sFLC ci siamo chiesti se fosse corretto protrarre le sedute per molte ore o sostituire del filtro a metà trattamento, come a volte suggerito.

Casistica e Metodi

Una paziente affetta da IRA oligoanurica secondaria a MM di recente insorgenza (sFLC 11400 mg/L) è stata sottoposta a trattamenti emodialitici, dapprima quotidiani intensivi (8 ore) con filtri ad alto cut-off (Theralite®, Gambro), poi a giorni alterni. Alcuni trattamenti hanno previsto la sostituzione del filtro dopo 4 ore.

Risultati

Nonostante riduzione media di sFLC di 50.2%±3.5% (30.4%-69.7%) per trattamento, esse ritornavano ai valori precedenti nell’intervallo interdialitico (incremento medio sFLC=108.8%), a causa dell’aggressività della malattia . Il massimo decremento di sFLC si otteneva nelle prime 4 ore di HD (48%, contro 8% nelle successive 4).  Nel corso dei trattamenti con sostituzione del filtro dopo 4 ore, abbiamo osservato una riduzione delle sFLC pari al 10.4%, sovrapponibile ai risultati ottenuti con  trattamenti a singolo filtro (figura 0).

Conclusioni

L’emodialisi quotidiana con filtri ad alto cut-off (Theralite®), risulta efficace nella rimozione di sFLC e adiuvante al trattamento chemioterapico nel recupero della funzione renale. Tuttavia la rimozione delle sFLC si verifica solo nelle prime 4 ore di trattamento, indipendentemente dalla sostituzione del filtro. La cinetica ovviamente bicompartimentale comportante una lenta riequilibrazione delle sFLC tra intra e extravascolare ne spiega la rapida clearance solo nelle prime ore di trattamento.

I nostri dati sconsigliano dialisi prolungate (>4 ore) con filtri ad alto cut-off o sostituzione del filtro metà della seduta.

In considerazione dei dati discordanti presenti in letteratura, ulteriori studi sono necessari al fine di ottimizzare i trattamenti.

Francesco Cosa, Simona Curioni, Monica Lazzaroni, Daniele Cusi
(Scuola di Specializzazione di Nefrologia, Università degli Studi di Milano Laboratorio di Analisi Cliniche, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico C. Besta, Milano )
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