La CVVH è stata impiegata con successo in pazienti (pz) con insufficienza renale avanzata sottoposti a coronarografia (AC) o angioplastica coronarica (PCI) utilizzandola prima e dopo il mezzo di contrasto (MDC) escludendo i pz che eseguivano procedure in urgenza.
Nel nostro studio abbiamo eseguito CVVH dopo AC o PCI, anche in urgenza (PCI primaria), associandola ad idratazione e ad N-acetilcisteina (NAC) per valutare l’efficacia nella prevenzione della CIN.
53 pz hanno eseguito AC o PCI (17 PCI primarie per SCA), (età 73.8± 8.6 anni), (eGFR 21.1 ± 7.3 mL/min/1.73 m2). Durante la CVVH (pre-diluizione, per 6 ore; QF 30 ± 4 ml /min) si è eseguita infusione di fisiologica e.v. (5.5 ml/min) ed una deidratazione equivalente.
L’idratazione e.v. è stata eseguita alla dose di 1.2-1.6 ml/min per 12 ore prima del MDC nei pz sottoposti a procedure elettive e 140±60 min nel caso di PCI primaria. In tutti è stata infusa fisiologica alla dose di 1.2-1.6 ml/min per 24 ore dopo le procedure e NAC 1200 mg/die per os.
La CIN è stata definita dall’incremento della creatinina ≥ 0.5 mg/dl e/o ≥ 25 % dopo 48 ore dal termine della CVVH.
Lo Iopamidolo (dose 139± 91ml) è stato utilizzato come MDC in tutti i pz ed è stato dosato (HPLC) in 6 pz (eGFR 22.3 ± 5.3) nell’ ultrafiltrato e nel volume urinario raccolti durante la CVVH.
La CIN si è verificata in 4/53 pz (7.5 %) ed in 2/17 pz sottoposti a PCI primaria (11.8%) (p<0.01).
In nessun caso si è eseguita dialisi.
La CVVH ha ottenuto una rimozione di MDC del 43 ± 12% rispetto alla dose infusa.
La CVVH dopo MDC è efficace nella prevenzione della CIN in pz con elevato rischio renale dopo AC o PCI anche in pz sottoposti a PCI primaria.