Login




Cardionefrologia

EPISODI RICORRENTI DI FIBRILLAZIONE ATRIALE PAROSSISTICA INTRA-DIALITICA: IPOTESI SUI MECCANISMI DI INNESCO.

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Razionale

La seduta emodialitica frequentemente scatena episodi di fibrillazione atriale (FA). Scopo dello studio era studiare i meccanismi di innesco dell’aritmia, utilizzando dati derivati sia da registrazioni ECG che da un modello computazionale.

Casistica e Metodi

Una paziente, in cui la seduta dialitica induceva sistematicamente episodi di FA parossistica, è stata monitorata per 4 sedute tramite ECG-Holter per analizzare i fenomeni aritmici e la variabilità della frequenza cardiaca ( analisi spettrale degli intervalli RR per l’identificazione delle componenti a bassa e alta frequenza, LF e HF). Sono stati dosati i valori plasmatici di Na, K e Ca++ per riprodurre in un modello computazionale del potenziale di azione (PA) atriale il quadro elettrolitico della paziente  basale e al momento dell’insorgenza dell’aritmia.

Risultati

: Il numero di battiti prematuri sopraventricolari nei 30 minuti che precedevano l’innesco della FA era significativamente maggiore rispetto alle condizioni basali (160.4±97.6 vs 4.1±4.8/30 minuti, p<0.05). L’analisi della variabilità della frequenza cardiaca mostrava una progressiva riduzione del rapporto LF/HF ( da 0.79 ±0.5 a 0.39 ± 0.2, p<0.05), suggerendo un aumento del tono vagale rispetto all’attività simpatica. Il modello di simulazione del PA atriale evidenziava un prolungamento del tempo di depolarizzazione (da 2.78 a 3.41 ms) e un accorciamento del periodo refrattario (da 310 a 291 ms), alterazioni elettrofisiologiche note per favorire l’innesco di FA. Entrambi i fenomeni venivano accentuati dall’aggiunta al modello della stimolazione dei canali di membrana acetilcolina-dipendenti (da2.78 a3.55, e da310 a242 ms, rispettivamente).

Conclusioni

Le nostre osservazioni suggeriscono che la seduta emodialitica induce una riduzione della velocità di conduzione intra-atriale , associata a un accorciamento del tempo di refrattarietà del miocardiocita. Queste alterazioni elettrofisologiche, in presenza di un aumento dell’extrasistolia sopraventricolare e del tono vagale, possono provocare l’insorgenza di episodi di fibrillazione atriale.

S. Genovesi(1,2), A. Vincenti(3), E. Passini(4), P. Fabbrini(1), M.C. Luise(2), A. Stella(1,2), S. Severi(4)
(1) Clinica Nefrologica, Ospedale San Gerardo, Monza 2) Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Milano Bicocca, Milano 3) Unità di Elettrofisiologia, Ospedale San Gerardo, Monza 4) Laboratorio di Ingegneria Biomedica – Guglielmo Marconi, Universita` di Bologna, Cesena )
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Lucia Piumetto, Tesi S.p.A.
0172 476301 — lucia.piumetto@gruppotesi.com