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Cardionefrologia

OSSERVAZIONI PRELIMINARI SULLE MODIFICAZIONI DELL’EMODINAMICA CARDIACA OCCORSE DOPO RIDUZIONE DELL’ALTO FLUSSO DI FISTOLA RADIO-CEFALICA DISTALE (RCAVF) PER EMODIALISI (HD) TRAMITE LEGATURA DELL’ARTERIA RADIALE PROSSIMALE (LARP)

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Razionale

L’insufficienza cardiaca ad alta portata è una possibile complicanza di un accesso vascolare (AV) ad alto flusso.

In caso di RCAVF ad alto flusso (Qb> 2 L/min/1.73m2), con ricircolo cardio-polmonare aumentato (RCP = Qb /CO> 20%), un approccio terapeutico possibile è la riduzione chirurgica del flusso tramite LARP.

Oggetto dello studio: confronto dei parametri ecocardiografici (ECHO) ed ultrasonografici (CDU) prima (T0) e un mese (T1) dopo LARP.

Casistica e Metodi

4 pazienti (età media 66±8, 4M) con una RCAVF ad alto flusso ed aumentato RCP sono stati sottoposti a LARP. Il Qb è stato valutato con esame CDU al T0 e T1. L’escursione sistolica dell’anello tricuspidale (TAPSE) è stata valutata al T0 [ prima della compressione dell’anastomosi AV (T0b) e dopo la compressione (T0c) ] e al T1.

Risultati

I parametri ECHO e CDU al T0 e al T1 sono riassunti nella tabella (Tab 1):

 

Pz

NYHA

Qb T0 L/min/1.73 m2

CRP T0

%

ΔQb T0/T1

L/min/1.73 m2(%)

ΔRCP T0/T1

%

TAPSE T0b

mm

TAPSE T0c

mm

ΔTAPSE T0b/T0c

mm(%)

ΔTAPSE T0b/T1

mm(%)

1

IV

3

22.9

2.2(73%)

7.3

11

21

-10 (91%)

-8(73%)

2

II

2.4

28.9

1.2(50%)

3.9

19

21

-2 (10%)

-1(5%)

3

III

2.9

54.7

1.8(62%

34

19

22

-3 (16%)

1(-6%)

4

II

2.5

42.3

1.6(64%)

31.3

20

21

-1 (5%)

-6(30%)

 

 

E’ stata individuata una correlazione positiva (coefficiente di Pearson) tra ΔTAPSE T0/T1  ΔCRP T0/T1 (0.74), e tra ΔTAPSE T0b/T0c e ΔTAPSE T0/T1 pesato per Δ RCP T0/T1 (0.84).

Conclusioni

Modificazioni dell’emodinamica cardiaca si verificano in seguito a riduzione del Qb di un AV.

La manovra dinamica di compressione dell’anastomosi durante lo studio ECHO pre-operatorio potrebbe aiutare nel prevedere l’entità di queste modificazioni, rappresentando un ulteriore elemento indicativo della necessità di una riduzione di flusso di un AV. Studi ulteriori sono necessari per confermare questi risultati preliminari.

J. Scrivano, L. Pettorini, G.M. Ciavarella°, G. Punzo, P. Menè, N. Pirozzi
(Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Facoltà di Medicina e Psicologia, Università di Roma “Sapienza”, U.O.C. Nefrologia e °U.O.C Cardiologia A.O. Sant’Andrea, Roma.)
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