La malattia renale cronica (CKD) è una condizione caratterizzata da un’aumentata incidenza di eventi cardiovascolari.
L’indice di arterial stiffness ambulatoriale (AASI), il rapporto di variabilità pressoria (BPVR) e la pulse pressure (PP) sono parametri ottenuti dal monitoraggio non invasivo della pressione arteriosa (ABPM) e sono predittori di outcomes clinici.
Lo scopo del nostro studio è quello di studiare gli indici vascolari derivati da ABPM in soggetti con e senza malattia renale.
Abbiamo analizzato dati di soggetti sottoposti ad ABPM da gennaio 2003 a marzo 2013 con dati di creatininemia disponibili per l’analisi.
L’AASI è stato calcolato come 1 meno il coefficiente di regressione della pressione arteriosa diastolica (PAD) sulla sistolica (PAS); il BPVR è stato calcolato come il rapporto tra deviazione standard media della PAS e della PAD; la PP è stata calcolata come differenza tra PAS media e PAD media.
Il GFR è stato stimato con equazione CKD-EPI e i soggetti con GFR < 60 mL/min/1.73 m2 sono stati definiti come affetti da CKD; quest’ultima è stata anche riportata come stadi K-DOQI.
L’analisi statistica è stata aggiustata per età, sesso e tempo trascorso dall’esame ABPM al dosaggio della creatininemia.
I soggetti affetti da CKD (n = 122) presentavano valori di AASI significativamente maggiori (0.57 vs 0.53; p = 0.03) rispetto ai soggetti non affetti da CKD (n = 374). Anche i valori di BPVR (1.36 vs 1.27; p = 0.001) e PP (59 vs 52; p < 0.001) risultavano significativamente più alti nei soggetti con CKD.
Il trend per stadi di CKD risultava significativo sia per AASI (p = 0.002) che per BPVR e PP (p < 0.001).
Gli indici vascolari derivati da ABPM risultano significativamente maggiori in soggetti affetti da malattia renale, fornendo una stima non invasiva della più severa rigidità arteriosa in tali pazienti.