Login




Cardionefrologia

FIBRILLAZIONE ATRIALE, TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE E MORTALITÀ IN UNA COORTE DI PAZIENTI EMODIALIZZATI

poster

Background

La Fibrillazione Atriale  si associa ad un aumento dell’incidenza di stroke e di mortalità nella popolazione generale. La prevalenza di Fibrillazione Atriale nei pazienti emodializzati è elevata e la somministrazione di Terapia Anticoagulante Orale (TAO) sarebbe indicata in questa popolazione, ma l’alto rischio emorragico pone riserve sul suo impiego.

Metodi

Duecentonovanta pazienti emodializzati [174 maschi, età mediana 75.9 (67.6-81.2) anni, età dialitica 4.2 (1.8-8.1) anni] sono stati reclutati il 31/10/2010 e seguiti per un follow-up di 2 anni.  Sono stati esaminati la mortalità totale, quella cardiovascolare, gli eventi emorragici e quelli tromboembolici. Per valutare l’effetto della terapia orale anticoagulante sulla mortalità, aggiustata per i principali fattori confondenti, è stato utilizzato un modello di Cox. Tutti i fattori di correzione del modello erano relativi al momento del reclutamento. L’assunzione di TAO e di terapia antiaggregante sono state invece considerate variabili tempo dipendenti e aggiornate ogni volta che venivano modificate le terapie somministrate.

Per valutare l’effetto della TAO sul rischio di sanguinamento, il tempo al primo sanguinamento nel corso del follow-up è stato modellato rispetto agli stessi fattori considerati nel modello precedente, a cui sono stati aggiunti la percentuale di tempo trascorso con INR a  range e il punteggio dello score di rischio emorragico HASBLED al reclutamento. Per i pazienti che non assumevano TAO la percentuale di tempo in range è stata posta pari a al valore massimo (= 1).

Per valutare l’effetto della TAO sul rischio tromboembolico, il tempo al primo evento tromboembolico nel corso del follow-up è stato modellato rispetto agli stessi fattori considerati nel modello precedente, a cui sono stati aggiunti la percentuale di tempo trascorso in range e il punteggio dello score tromboembolico CHAD2VA2SCs al reclutamento. Per i pazienti che non assumevano TAO la percentuale di tempo in range è stata posta pari a al valore minimo (= 0).

Risultati

La Figura 1 mostra le caratteristiche della popolazione al momento del reclutamento:136/290 pazienti erano in TAO. Durante i due anni di follow-up si sono verificati 115 decessi  I fattori significativamente associati a una maggiore mortalità totale erano l’età > 75 anni (p<0.001) e la presenza di fibrillazione atriale permanente  (p<0.001) e di scompenso cardiaco (p<0.001). L’assunzione di TAO riduceva il rischio di mortalità in modo significativo (p<0.001, Figura 2). L’analisi separata di mortalità cardiovascolare (n=35) e non cardiovascolare (n=80) confermava l’associazione con fibrillazione atriale permanente (p<0.05 e <0.001, rispettivamente) e scompenso cardiaco (p<0.01 e p< 0.05, rispettivamente) e l’effetto protettivo del warfarin (p< 0.05 e <0.001, rispettivamente, Figure 3 e 4). Gli eventi emorragici (n=42) erano più frequenti nei soggetti con pregresse emorragie (p<0.01), mentre non assumere TAO o avere un INR a range riduceva il rischio di sanguinamento (p<0.05, Figura 5).L’unico fattore associato agli eventi tromboembolici (n=15) era l’età avanzata ( p< 0.05, Figura 6).

Conclusioni

In una popolazione di pazienti emodializzati con Fibrillazione Atriale l’assunzione costante  di  Terapia Anticoagulante Orale si associa ad una ridotta mortalità sia totale che cardiovascolare. Nei nostri pazienti la terapia con  warfarin, se correttamente monitorata tramite INR, non è correlata ad un aumentato rischio di episodi emorragici, ma non riduce significativamente gli eventi tromboembolici.

release  1
pubblicata il  14 settembre 2013 
da Simonetta Genovesi (a,c), Emanuela Rossi (b), Maurizio Gallieni (d) , Andrea Stella (a,c),Fabio Badiali (e), Ferruccio Conte (f), Sonia Pasquali (g), Silvio Bertoli (h), Patrizia Ondei (i), Giuseppe Bonforte (l), Claudio Pozzi (m), Maria Grazia Valsecchi (b), Antonio Santoro (n)
(a) Department of Health Science, University of Milano-Bicocca, Monza; b) Department of Health Science, Medical Statistic Unit, University of Milano-Bicocca, Monza; c) Nephrology Unit, San Gerardo Hospital, Monza; d) Nephrology Unit, San Carlo Borromeo Hospital, Milano; e) Nephrology Unit, Infermi Hospital, Rimini; f) Nephrology Unit, S. Uboldo Hospital, Cernusco sul Naviglio; g) Nephrology Unit, S. Maria Nuova Hospital, Reggio Emilia; h) Nephrology Unit, IRCCS Multimedica, Sesto S. Giovanni; i) Nephrology Unit, Ospedali Riuniti, Bergamo; l) Nephrology Unit, S. Anna Hospital, Como; m)Nephrology Unit, Bassini Cinisello, Hospital, Milano; n) Nephrology Unit, S. Orsola-Malpighi Hospital, Bologna)
Parole chiave: dialisi, fibrillazione atriale, mortalità, terapia anticoagulante orale
Non sono presenti commenti
Figure

Per inserire una domanda, segnalare la tua esperienza, un tuo commento o una richiesta di precisazione fai il login con il tuo nome utente e password.

Se non lo sei ancora puoi registrati partendo da qui.

Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Lucia Piumetto, Tesi S.p.A.
0172 476301 — lucia.piumetto@gruppotesi.com