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CKD e Trattamento conservativo dell’IRC

Livelli di sclerostina nel trapianto renale

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Razionale

La patogenesi della malattia ossea del paziente trapiantato renale (Tx) è complessa; PTH, Vitamina D e terapia immunosoppressiva influenzano l’attività delle cellule ossee. Ormoni del metabolismo minerale ma anche proteine prodotte dall’osso (FGF23, Sclerostina) possono essere di utilità diagnostica della lesione ossea. La Sclerostina, prodotta dagli osteociti, ha un’effetto antianabolico sull’osso inibendo la via canonica del Wnt. In vitro la sua espressione genica è diminuita dal PTH, in vivo i livelli sierici sono upregolati nei topi trattati con glucocorticoidi. Livelli più elevati di sclerostina sono stati descritti nella insufficienza renale cronica (CKD 3 e 5D).

Casistica e Metodi

Abbiamo valutato il valore diagnostico dei livelli di Sclerostina a confronto con l’FGF23 ed i principali parametri di metabolismo osseo in una popolazione particolare di nefropatici a confronto con 13 soggetti normali (34±12 aa; ClCr 95±19 ml/min).

Risultati

80 Tx (55±10 aa; 49M/31F) con CKD stadio 2-4 (ClCr 47±16 ml/min) mostravano valori di PTH, FA e Calcemia aumentati e normali valori di Fosforemia. A fronte di lieve insufficienza vitaminica D (25D:26±11, ng/ml) i livelli di 1,25D erano nella norma pur con valori di FGF23 aumentati nei Tx rispetto ai controlli (47,3±28,8 vs 30,0±19,0 pg/ml;p<.05) [FIGURA1]. In tale popolazione di nefropatici i livelli di Sclerostina non sono risultati differenti dai controlli (27,6±10,3 vs 31,0±6,0 pmol/l,p:n.s). La Sclerostina correlava con FGF23 (r=.236; p<.05), 25D (r=.238;p<.05) e negativamente con FA (r=-.375; p<.05).

Conclusioni

Tali correlazioni depongono per un possibile ruolo sinergico delle due proteine ossee nella  modulazione osteoblastica: la Sclerostina come inibitore di Wnt, l’FGF23 indirettamente modulando i livelli 1,25-vitamin-D. La correlazione negativa con la FA indica l’effetto modulatorio della Sclerostina sull’attività osteoblastica anche nel Tx. La funzione renale del Tx non sembra invece influenzare i livelli di Sclerostina. I dati suggeriscono che la Sclerostina ha un ruolo nel turnover osseo della popolazione studiata e potrebbe essere un parametro utile nella valutazione del metabolismo osseo di tali pazienti nefropatici.

M. Pasquali, L. Tartaglione, S. Rotondi, C. Leonangeli, M.L. Muci, G. Mandanici,S. Mazzaferro
(Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Respiratorie, Nefrologiche e Geriatriche, Università Sapienza di Roma)
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