Il danno renale nel diabete mellito (DM), correla con un incremento di ubiquitina libera nelle urine dei pazienti. Inoltre, abbiamo dimostrato che l’iperglicemia induce, nelle cellule tubulari renali, l'ubiquitinazione di specifiche proteine. L’ubiquitinazione in lisina 48 media la degradazione delle proteine mentre quella in lisina63 regola i processi metabolici ed il trafficking intracellulare. In questo studio, descriviamo l’individuazione di un set di proteine ubiquitinate (UBI-prot) selettivamente escrete nelle urine dei pazienti con nefropatia diabetica (ND)
Le UBI-prot in lisina63 ed in lisina48 sono state purificate dalle urine di 20 controlli e 60 pazienti DM (20 normo-, 20 micro- e 20 macro-albuminurici) mediante immunoprecipitazione con un anticorpo anti-ubiquitina e analizzate mediante SDS-PAGE colorato con blu di Coomassie e immunoblotting con anticorpo specifico per la lisina63. Il confronto tra le condizioni descritte ha consentito di distinguere le UBI-prot in lisina63 ed in lisina48. Le UBI-prot in lisina63 (lys63-UBI-prot), identificate nelle urine dei pazienti ND, sono state confrontate con quelle individuate nelle cellule tubulari renali cresciute in iperglicemia. Le proteine comuni o funzionalmente correlate sono state identificate con MALDI-TOF-TOF/MS e validate
Le UBI-prot risultano marcatamente escrete nelle urine dei pazienti ND, poco rappresentate nei pazienti microalbuminurici e quasi assenti nei normoalbuminurici. Alcune lys63-UBI-prot urinarie mostrano origine tubulare e sono coinvolte nel riarrangiamento del citoscheletro (b-actina), nell’espansione della matrice extracelullare (collagene alfa-1) e nei pathways metabolici (istone metil-transferasi)
La progressione del danno renale nel DM correla con un significativo incremento dell’ubiquitinazione proteica. La presenza di lys63-UBI-prot di origine tubulare nelle urine dei pazienti ND suggerisce un ruolo chiave del danno tubulare nella progressione della ND. L’identificazione e la validazione di tutte le UBI-prot potrebbe consentire una migliore comprensione della fisiopatologia del danno renale nel DM e la messa a punto di nuovi test diagnostici e pronostici