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Diabete

IL CINECALCET PUÒ INFLUIRE SULLA “INSULINO SENSIBILITÀ” DEL SOGGETTO DIABETICO EMODIALIZZATO CON IPERATIROIDISMO SECONDARIO? NOSTRE OSSERVAZIONI.

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Razionale

L’impiego del “calciomimetico” cinecalcet per curare l'iperparatiroidismo secondario dei soggetti uremici cronici può ritenersi ormai consolidato. In Letteratura sono stati riportati dati che suggeriscono correlazioni tra PTH ed insulino-sensibilità e sono stati descritti casi di ipoglicemia insorta dopo paratiroidectomia chirurgica. La prevalenza dei soggetti uremici cronici con DMT2 è in costante crescita, ponendo esigenze diagnostico-terapeutiche vaste e complesse. Il ricorso alla chirurgia per risolvere l’ipertariroidismo secondario incontrollato sta divenendo sempre più esiguo grazie proprio al cinecalcet. Ci siamo proposti di raccogliere dati inerenti eventuali effetti sulla glicemia dei soggetti uremici diabetici iperparatiroidei in trattamento con cinecalcet.

Casistica e Metodi

Abbiamo valutato una piccola coorte di 7 soggetti diabetici uremici cronici emodializzati  (4 M e 3 F - età media 63 aa. - età dialitica media di 4,2 aa.) in trattamento con cinecalcet. Tutti i soggetti risultavano in terapia antidiabetica “stabilizzata” con glinidi o con insulina. Il criterio di eleggibilità al trattamento con cinecalcet era stato il riscontro di un valore “confermato” di PTH intatto (iPTH) > 300 pg/ml. Il farmaco è stato somministrato per os alla dose di 30 mg/die. Oltre alla sorveglianza degli abituali parametri inerenti il metabolismo Ca-P, abbiamo appuntato l’attenzione sulla glicemia, lasciando invariata la terapia ipoglicemizzante assunta dai singoli soggetti.

Risultati

Tanto nei soggetti in trattamento antidiabetico con glinidi quanto in quelli in trattamento insulinico si è notato: 1) una riduzione dei valori glicemici medi rilevati col “profilo glicemico” giornaliero; 2) una tendenziale riduzione dei valori di emoglobina glicata; 3) un miglioramento del QUICKI (Quantitative Insulin Sensitivity Check Index).

Conclusioni

In base alle nostre osservazioni sembrerebbe che il cinecalcet possa avere un effetto di “rinforzo” all’azione dei farmaci ipoglicemizzanti utilizzati per il trattamento dei soggetti diabetici emodializzati. Una possibile spiegazione di ciò potrebbe risiedere nel suo effetto inibitorio sulla secrezione del PTH che avrebbe effetti modulanti negativi sulla “insulino sensibilità”.

A. Bruzzese1, A. Bruzzese 2, V. Bruzzese3, M. Pasquale4, A. Persichini5, G. Rondanini5, D. Santoro1, V. Savica1, M. Buemi1, G. Bellinghieri1
(1Policlinico “G. Martino”, Università di Messina 2Policlinico “A. Gemelli”, Università Cattolica, Roma 3UO Emodialisi Taurianova, ASP 5 Reggio Calabria 4SC Medicina Interna, Ospedale di Polistena, ASP 5 Reggio Calabria 5Policlinico “Silvestrini”, Università di Perugia )
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