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Dialisi Peritoneale

Determinazione delle perdite giornaliere di vitamina 25OHD3 in dialisi peritoneale cronica

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Introduzione

Sono riportati da più parti livelli molto bassi di vitamina D nei pazienti uremici, nei pazienti in emodialisi e in particolare in dialisi peritoneale nonostante supplementazione specifica con varie vitamine del gruppo D. I livelli sierici di calcidiolo (25OHD3) sono usati tipicamente per valutare il patrimonio di vitamina D e, in persone in buona salute, sono normalmente fra 32-70 ng/mL (80-175 nmol/L). Lo spazio di distribuzione delle vitamine del gruppo D è molto ampio e verosimilmente riferibile al tessuto adiposo corporeo che sembra funzionare come un serbatoio o riserva. Le vitamine del gruppo D liposolubili circolanti risultano principalmente veicolate da una proteina (VDBP o GC protein, 58 kD MW) che appartiene al gruppo delle albumine e può essere effettivamente persa attraverso la membrana peritoneale in corso di dialisi. Abbiamo di conseguenza indagato e quantificato eventuali perdite attraverso il liquido dialitico e le urine che non risultano ancora sufficientemente studiate in letteratura e studiato i possibili determinanti di tali perdite.

Materiali e Metodi

Sono stati raccolti e analizzati 54 campioni di liquidi dialitici delle 24 ore in 33 pazienti in dialisi peritoneale afferenti al centro per un periodo di un anno solare (2012) e cadenza semestrale. Il 28% erano femmine, avevano 65±16 anni ed erano in dialisi da una mediana di 26 mesi, il 55% era in APD, il 22% era anurico e negli altri la diuresi residua era 948±623 ml. Il Kt/V settimanale era 2.05±0.47, la CLCr settimanale era 59.6±16.1 litri/1.73 mq con un volume drenato di 13.8±5.4 litri/die, il D/PCr al PET era 0.66±0.09, il peso corporeo era 74.6±12.8 kg. La 25OHD3 è stata determinata nei fluidi dialitici e nel siero con il metodo immunometrico a chemiluminescenza (CLIA, Liaison Diasorin).

Risultati

Il dosaggio della vitamina 25OHD3 nel siero è risultato 27.0±16.9, nel dialisato 15.1±3.7 e nelle urine 16.4±4.3 ng/ml (Figura 1). Il MT dialitico delle 24 ore della vitamina 25OHD3 è risultato 204±87 mcg, quello urinario 15±9 mcg e quello totale 215±87 mcg. Il Ca siero era 8.8±0.8 mg/dl, il P siero 5.4±1.5 mg/dl, il PTH intatto siero 363±236 pg/ml, il PTH (1-84) siero 129±112 pg/ml e il PTH (1-84) nel dialisato era 4.4±1.3 e nelle urine 4.9±3.0 pg/ml. Il 28% dei pazienti era in terapia con colecalciferolo con una dose di 7500±4841 UI settimanali (184±110 mcg/sett.), il 50% dei pazienti era in terapia con calcitriolo con una dose di 2.1±1.0 mcg settimanali, il 22% dei pazienti era in terapia con paracalcitolo con una dose di 9.9±6.0 mcg settimanali. Il 20% dei pazienti era senza terapia con vitamina D, il 60% in monoterapia e il 20% con doppia terapia. Il livello sierico di 25OHD3 è risultato legato alle concentrazioni dialitiche e urinarie (Figura 2) e influenzato dalla terapia con colecalciferolo (Figura 3) e dalle terapie vitaminiche in associazione (Figura 4). In analisi multivariata con  modello lineare il MT totale di 25OHD3 è risultato in relazione ai livelli sierici di 25OHD3 e alla modalità dialitica APD (Figura 5).

Discussione

La vitamina D presenta multipli effetti nell’organismo, nelle recenti revisioni della letteratura risulta coinvolta nella funzione del sistema immunitario per la difesa dalle infezioni e per la difesa dalle neoplasie, per la regolazione del metabolismo glucidico e lipidico, contro l’insulino-resistenza e l’obesità e infine per l’omeostasi ossea. Quindi la sua utilità nell’organismo coinvolge molti organi e sistemi e per questo la cura dei suoi livelli è di cruciale importanza. Nella popolazione generale, negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale sono dimostrati livelli ridotti fino alla grave carenza di questa vitamina. In dialisi peritoneale con questo lavoro noi dimostriamo che le perdite dialitiche e urinarie di vitamina 25OHD3 sono rilevanti e superiori alle quantità comunemente utilizzate per la terapia. Tale rilievo corrobora alcuni report pubblicati e rinforza il concetto che la supplementazione va riconsiderata in questa tipologia di pazienti. Tali perdite infatti sono risultate maggiori con elevati livelli sierici di 25OHD3 e con modalità dialitica APD. La terapia vitaminica di supporto infine risulta influenzare positivamente i livelli sierici di 25OHD3 con maggiore efficacia se in combinazione di diverse vitamine D.

release  1
pubblicata il  14 settembre 2013 
da Amici Gianpaolo, Zanardo Andrea**, Caberlotto Livio**, Maresca Maria Cristina*, Tenan Marta*, Velo Sonia*
(Nefrologia e Dialisi, Ospedale di San Daniele, ASS4 Mediofriuli; *Nefrologia Dialisi e Centro Trapianti; **Chimica Clinica, Ospedale Ca’ Foncello, ULSS 9, Treviso)
Parole chiave: ’ipovitaminosi d [25(oh)d3], dialisi peritoneale, metabolismo calcio fosforo, vitamina d
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