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Nefrologia clinica/Nefrologia pediatrica

Intossicazione acuta da Acido Borico: caso clinico

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Razionale

L’acido borico è un acido debole e si presenta in natura in forma di cristalli incolore o polvere bianca. Utilizzato in passato come disinfettante, attualmente, a causa del suo potenziale tossico, si ritrova principalmente come componente di colliri, insetticidi e fungicidi. Il 90% della dose orale viene eliminata per via urinaria. L’intossicazione acuta è considerata letale quando la dose ingerita è 15-20 g o i livelli sierici 1000 µg/ml. Le principali manifestazioni sono ipotensione, febbre, gastrointestinali, cutanee, e del SNC. A livello renale si possono riscontrare oliguria, anuria e necrosi tubulare acuta. Manca consenso sulla terapia dell’intossicazione acuta. L’emodialisi rimuove circa il 60% dell’acido borico ed è associata alla diuresi forzata. Altri hanno proposto solo diuresi forzata o dialisi peritoneale nei bambini.

Casistica e Metodi

Donna di 95 anni giunge per vomito, diarrea, febbre dopo assunzione accidentale di 20 g di acido borico, confuso con lassativo.

Nota per cardiopatia, BPCO, diabete. Creatinina usuale 1.3 mg/dl.

Agli esami creatinina 1.79 mg/dl, leucocitosi, anemia, non disionismi, transaminasi nella norma. Non disponibili livelli sierici di acido borico.

Risultati

Visto il grado lieve di IRA e le comorbidità, si effettuava reidratazione e diuresi forzata. Per peggioramento del quadro clinico (ipotensione severa, oliguria e aumento creatinina a 2.52 mg/dl), effettuate due sedute emodialitiche con ripresa della diuresi e PA sui 130/70 mmHg. Parallelamente, prosecuzione di reidratazione con terapia diuretica ad alte dosi con ripresa graduale e ripristino dei valori abituali di creatinina.

Conclusioni

Abbiamo descritto un caso di intossicazione da acido borico a dosaggio teorico letale con coinvolgimento renale in paziente quasi centenaria. Nonostante l’elevato dosaggio, l’età avanzata e le comorbidità preesistenti, l’utilizzo combinato di terapia emodialitica e idratazione con diuresi forzata ha permesso il completo recupero della funzione renale. Questo caso ci permette di confermare l’efficacia del trattamento emodialitico e di suggerirne l’utilizzo precoce.

Longhi S, Del Vecchio L, Limardo M, Corti M, Bigi MC, Pontoriero G
(U.O. Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale Ospedale A. Manzoni, Lecco)
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