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Trapianto Renale

Incidenza e predittori di patologia infettiva dopo trapianto di rene: una esperienza monocentrica

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Razionale

Le infezioni rappresentano una temibile complicanza del trapianto di rene: sono una delle principali cause di ospedalizzazione nei primi 2 anni dopo l’intervento e di morte con rene funzionante. Il riconoscimento di fattori predittivi delle patologie infettive può essere determinante nella loro gestione e prevenzione.

Casistica e Metodi

Abbiamo analizzato nei riceventi di trapianto di rene del centro Trapianti del Policlinico S.Orsola di Bologna dal 2007 al 2012, l’incidenza delle infezioni post trapianto e individuato i possibili fattori predittivi.

Risultati

Su 338 pazienti, 93.5% erano trapianti di rene singolo, 5.9% doppi trapianti, e 0.6% trapianti combinati. 33.7% erano femmine e  l’età media è di 51.2 ± 11.7 anni. La durata media del follow up è stata di 3.14± 1.8 anni. Nel 52.7 % si è presentato almeno un episodio infettivo, nel 20.1% poli-infezioni. Le più frequenti sono state: vie urinarie (27.9%), la maggior parte delle quali da E.Coli (26.4%) e infezioni da citomegalovirus (26.4%). I fattori predittivi erano il trapianto da donatore vivente (p=0.03), una storia di dialisi pre-trapianto (p=0.002 per emodialisi e 0.01 per dialisi peritoneale) e la terapia di mantenimento con micofenolato mofetile  rispetto a everolimus (p=0.022). Per le infezioni batteriche sono risultati predittori il sesso femminile (p<0.001), il trapianto da donatore vivente (p=0.018), la malattia policistica (p=0.029), una storia dialitica pre trapianto e la terapia induttiva (basiliximab (p=0.03). Per le infezioni virali la storia dialitica pre-trapianto e la terapia di mantenimento con micofenolato mofetile rispetto a everolimus.

Conclusioni

Le complicanze infettive rappresentano un’importante e frequente complicanza post trapianto. Le infezioni delle vie urinarie sono le più frequenti seguite dalle infezioni da CMV. Il trapianto pre-emptive è associato ad una riduzione degli episodi infettivi post-trapianto. La terapia immunosoppressiva appare strettamente correlata con tale complicanza: i risultati mettono in luce un ruolo sia della terapia di induzione che della terapia di mantenimento.

Comai G, Capelli I, Menghi V, Sejdiu B, Angelini ML, Liviano D’arcangelo G, Feliciangeli G, Scolari MP, La Manna G, Stefoni S.
(U.O. di Nefrologia, Dialisi e Trapianto di Rene, Dipartimento di Medicina specialistica, diagnostica e sperimentale, Policlinico Universitario S.Orsola, Bologna)
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