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Trapianto Renale

L'importanza del follow-up nel paziente trapiantato: un caso di EPS

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Introduzione

Uno dei fattori di rischio nei pazienti trapiantati dopo dialisi peritoneale è rappresentato dalla peritonite sclerosante, che determina un aumento della mortalità sul totale dei pazienti trapiantati, con un’incidenza tra l’1 e il 3%.

Caso clinico

Paziente di anni 60 (C.G.), trapiantato con doppio rene in data 30/07/2011.

Inizio della DP il 23/09/2003 (7 anni 10 mesi)

Anamnesi:

positiva per episodi di tonsillite e macroematuria dall’età di 20 aa.;

ipertensione arteriosa in trattamento farmacologico con diagnosi di IRC circa nove anni prima dell’inizio della dialisi;

episodio di peritonite in Gennaio 2009.

Risultati

Dopo il trapianto il paziente veniva perso al follow-up rimanendo in cura presso il Centro Trapianti.  Ricoverato di PS con sintomatologia caratterizzata da nausea, dolenzia addominale diffusa associata ad addome globoso, il 04/03/2014.

Gli indici di funzione renale nella norma, diuresi conservata. L’esame TC dell’addome in urgenza evidenziava un quadro subocclusivo compatibile con sindrome aderenziale da EPS.

Terapia immunosoppressiva effettuata al momento del ricovero: acido micofenolico 360mg x 2, everolimus 0,75mg die, deltacortene 5mg die.

Dopo qualche giorno, il paziente è trasferito al Centro Trapianti e, in seguito, sottoposto ad intervento chirurgico per l’occlusione intestinale. Nei giorni seguenti si è verificato il decesso del paziente per complicanze .

Conclusioni

Il caso clinico del paziente C.G. rileva l’importanza del follow-up del paziente che ha eseguito dialisi peritoneale prima del trapianto di rene; eseguiva i controlli periodici presso un Centro mentre per le urgenze afferiva alla nostra UOC. Ciò determinava una gestione non univoca, soprattutto in caso di urgenza.

La mancanza di una uniformità dei modelli di gestione dei vari centri, a cui afferiscono i pazienti trapiantati, risulta un fattore di rischio ulteriore. E' auspicabile creare, un management unico del follow-up che possa servire a migliorare la gestione del paziente trapiantato e permettere l’individuazione precoce dei casi di EPS post-trapianto.

Bucca M., Amato F., Messina S., Sturiale A., Vitale S., Ragusa A., Castellino S.
(UOC Nefrologia e Dialisi - Ospedale San Vincenzo - Taormina (ME))
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