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Emodialisi

STRATEGIE DI ANTICOAGULAZIONE INTRADIALITICA IN PRESENZA DI ANTICORPI ANTI-EPARINA

poster

Razionale

La trombocitopenia indotta da eparina (HIT) di tipo II è una complicanza immuno-mediata rara, ma rilevante per il paziente emodializzato. La sola presenza di anticorpi anti complesso eparina- PF4 è stata stimata dello 0 - 17% in diverse casistiche, mentre l'incidenza di complicanze conseguenti a HIT è tuttora di difficile definizione   [1]. Parte fondamentale del trattamento rimane l'interruzione dell’esposizione all’eparina. Per via della sua maneggevolezza e dei costi limitati che la rendono tuttora l'anticoagulazione intradialitica di scelta nella pratica clinica, alcuni autori hanno suggerito la possibilità di tentarne la reintroduzione a normalizzazione clinica e con negativizzazione degli anticorpi, generalmente dopo 50-200 giorni. In alternativa sono stati proposti protocolli con altri anticoagulanti che sono però tuttora limitati dal costo, da difficoltà di approvvigionamento e dalla mancanza di indicazione in scheda tecnica   [2].

Casistica e Metodi

Nel 2015 il Dermatansolfato (Mistral ®), utilizzato nel nostro centro, fino a quel momento, come anticoagulante intradialitico alternativo in caso di diagnosi di HIT, è stato ritirato dal commercio in Italia. Abbiamo quindi valutato le seguenti possibilità:

  • Riavvio di eparina intradialitica a distanza dalla diagnosi.
  • Proseguimento dialisi senza eparina (lavaggi con fisiologica o prediluizione).
  • Stesura di un protocollo di anticoagulazione del circuito dialitico con Fondaparinux.

Risultati

4 Pazienti in HD cronica con pregressa diagnosi di HIT: mediana dalla diagnosi 507 gg. In 3/4 negatività Ab anti complesso eparina–PF4 a T0: riavviata eparina intradialitica con monitoraggio settimanale delle piastrine per il primo mese e successivamente su base quindicinale, risultate stabili. Monitoraggio anticorpi a T7,T15,T30,T60 risultato negativo. A 4 mesi dal riavvio della terapia eparinica non evidenza di recidiva HIT.

In 1/4 persistente positività anticorpale: prosecuzione trattamento dialitico senza anticoagulazione del circuito, senza episodi di coagulazione.

Sulla base della letteratura, in collaborazione con lo specialista ematologo, elaborazione di un protocollo di anticoagulazione intradialitica con fondaparinux e richiesta autorizzazione alla commissione farmaceutica interna per l’utilizzo del farmaco off label (Figura 1)   [3].

Conclusioni

A conferma di quanto suggerito da iniziali segnalazioni in ambito dialitico, i nostri risultati dimostrano la possibilità di riavviare la somministrazione di eparina intradialitica in pazienti con pregressa diagnosi di HIT, dopo negativizzazione anticorpale, senza determinare un aumentato rischio di recidiva   [4]. Così come nei pazienti che ricevono eparina per la prima volta anche in caso di riesposizione ad eparina la formazione di anticorpi non è immediata (patologia non soggetta a memoria immunologica), per tale motivo abbiamo associato al monitoraggio della conta piastrinica anche il monitoraggio seriato del titolo anticorpale per cogliere precocemente eventuali ripositivizzazioni, prodromo di recidiva di HIT   [5] (full text) Nell'unico caso di persistenza della risposta anticorpale in cui la riesposizione ad eparina appare controindicata, abbiamo proseguito i trattamenti senza anticoagulazione. Contestualmente ci siamo premuniti di rendere disponibile un protocollo di anticoagulazione alternativo con Fondaparinux che possa consentire di affrontare la comparsa di nuovi casi o le recidive.

release  1
pubblicata il  23 settembre 2015 
da D. Diena¹, R. Clari¹, A. Linsalata¹, M.C. di Vico¹, G. Leonardi¹, C. Guarena¹, V. Cantaluppi¹, A.Borchiellini², L. Biancone¹
(¹Servizio di Emodialisi Ospedaliera, S.C. Nefrologia, Dialisi e Trapianto U., Dipartimento di Scienze Mediche, AOU Città della Salute e della Scienza e Università di Torino, Torino; ²SSCVD Malattie Emorragiche e Trombotiche dell’Adulto, S.C. Ematologia, AOU Città della Salute e della Scienza e Università di Torino, Torino)
Parole chiave: anticoagulazione intradialitica
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