Login




Trapianto renale

Iponatremia dopo trapianto di rene da possibile nefrotossicità da inibitori della calcineurina

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Razionale

 I pazienti trapiantati di rene possono presentare nei primi 3 mesi  post trapianto una alterazione degli elettroliti sierici, dovuto a molteplici cause tra cui il tipo di terapia immunosoppressiva. In particolare i pazienti trattati con terapia immunosoppressiva a base di Tacrolimus presentano più frequentemente un quadro di iponatremia associata o meno a iperkaliemia rispetto ai pazienti trattati con ciclosporina.

Casistica e Metodi

Abbiamo valutato retrospettivamente per i primi 90 giorni dal trapianto 85 pazienti sottoposti a trapianto di rene singolo effettuato negli anni 2012-2014 di cui 35 trattati con  ciclosporina e 50 con tacrolimus. Abbiamo valutato per ogni paziente la misurazione della pressione arteriosa, la posologia e la durata della terapia diuretica e  steroidea, la terapia con fluidi e.v , la terapia ipotensiva, gli elettroliti sierici ed urinari (sodio, potassio, magnesio) ,la necessità di trattamento dialitico nel post trapianto,  la diuresi, i livelli ematici di ciclosporina (C2) e del tacrolimus, la presenza o meno di sintomi compatibili con iponatremia.

Risultati

Abbiamo osservato differenze statisticamente significative per quanto riguarda i livelli di sodiemia nei pazienti trapiantati a seconda della terapia immunosoppressiva (maggiore incidenza di iponatremia  nei pazienti in terapia con tacrolimus rispetto ai pazienti trattati con ciclosporina).

Conclusioni

L’ iponatremia rappresenta una frequente e spesso misconosciuta complicanza legata alla nefrotossicità del  tacrolimus; nel paziente trapiantato si può infatti sviluppare una salt losing nephropathy da difetti della funzione del tubulo distale e prossimale (come evidenzia la tendenza all’iperkaliemia). In particolare il tacrolimus potrebbe essere coinvolto nel cotrasporto di sodio potassio e cloro nel tubulo distale con conseguente resistenza all’azione dell’aldosterone. Riteniamo che conoscere questo aspetto della tossicità da tacrolimus sia molto importante dato l’uso molto frequente di questo farmaco immunosoppressivo nel trapianto di organo solido. 

Todeschini P., Cuna V., Grandinetti V., Cavallari G, Menghi V., Liviano D'Arcangelo G., La Manna G.
(U.O. di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Dipartimento delle Insufficienze d'Organo e dei Trapianti, Policlinico di S.Orsola, Bologna )
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico