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Malattia renale cronica stadio 1-5 /Anemia/Metabolismo calcio-fosforo

Variazione della densità papillare dopo terapia idropinica in soggetti affetti da calcolosi renale calcica

poster

Razionale

I pazienti affetti da calcolosi renale calcica hanno valori di densità papillare maggiori rispetto a soggetti non affetti da calcolosi (Deshmukh S. - 2015 [1]). Si ipotizza che ciò sia in relazione alla presenza nella papilla di placche di Randall (Daudon M - 2015 [2])e dei precursori, quindi ai meccanismi litogenetici. Ad oggi, non è noto l’effetto della terapia idropinica (Frassetto L - 2011 [3] (full text)) sull’eventuale variazione della densità papillare in questi soggetti.

Casistica e metodi

Abbiamo arruolato 19 pazienti affetti da calcolosi calcica (> 50% del calcolo costituito da sali di calcio) sottoposti a terapia idropinica con un’acqua oligominerale naturale ipotonica dal basso contenuto di sodio e di sali minerali, (residuo fisso a 180° C <200 mg/l, >2 litri/die) dopo bonifica endourologica dei calcoli. La densità papillare è stata studiata su esami TC condotti prima dell’intervento urologico e 6 mesi dopo terapia idropinica ed espressa in termini di unità Hounsfield (HU) come media di 6 papille per rene (Ciudin A - 2013 [4]).

Risultati

L’età media dei 19 pazienti arruolati era di 56.8 ± 18.2 anni, 17 (89.5%) di sesso maschile, 2 (10.5%) di sesso femminile. I valori medi di densità papillare precedenti all’intervento urologico erano di 43.6 ± 5.9 HU per il rene destro e di 43.4 ± 6.2 HU per il rene sinistro. Dopo terapia idropinica, i valori medi si riducevano a 35.5 ± 3.3 HU per il rene destro e di 36.4 ± 4.7 HU per il rene sinistro; la differenza risultava statisticamente significativa sia per il rene destro (differenza media −8.15 HU, IC 95% −11.6, −4.70; p < 0.001) che per il rene sinistro (−7.05 HU, IC 95% −11.0, −3.12; p = 0.001) (Figura 1).

Conclusioni

In pazienti affetti da calcolosi calcica, la terapia idropinica si associa a una significativa riduzione della densità papillare bilaterale. I nostri dati suggeriscono un potenziale meccanismo d’azione della terapia idropinica legato alla riduzione della deposizione midollare di calcio e alla formazione delle placche di Randall.

release  1
pubblicata il  24 settembre 2015 
da G. Macis¹, M. Vittori², P.M. Ferraro³, A. D’Addessi², M. Sbarra¹, P.F. Bassi², G. Gambaro³
(¹Divisione di Radiologia, Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma; ²Divisione di Urologia, Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma³Divisione di Nefrologia, Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma)
Parole chiave: Densità papillare, dieta, nefrolitiasi, Placche di Randall
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