Nei pazienti affetti da Insufficienza Renale Cronica in Dialisi, l'ipertensione arteriosa è il più importane fattore di rischio di morbilità e mortalità cardiovascolare (USRDS 2001 [1]).
Dati della letteratura evidenziano come oltre l'80% dei pazienti in Dialisi Peritoneale (DP) sia iperteso o abbia un insoddisfacente controllo farmacologico dell'ipertensione arteriosa (Cocchi R. 1999 [2] (full text)
In uno studio trasversale osservazionale, condotto su 506 pazienti in DP, sottoposti a ABPM, Lucatello A et al hanno dimostrato che l'88.1% dei pazienti era iperteso e di questi il 79% non rispondeva alla terapia farmacologica.
Scopo di questo lavoro è stato quello di osservare, in una popolazione policentrica rappresentativa della popolazione toscana in DP, la prevalenza dell'ipertensione arteriosa (PA), il suo controllo terapeutico e le eventuali relazioni con fattori specifici di rischio cardiovascolare (CV).
Abbiamo effettuato un'indagine osservazionale, retrospettiva sulla popolazione toscana in DP dal 2010, mediante l'utilizzo di un registro comune a 15 centri regionali di Nefrologia e Dialisi.
E' stata considerata ipertesa la popolazione in terapia con farmaci antipertensivi o i singoli pazienti con valori di PA elevati alla misurazione clinica (PA >140/90 mmHg).
L'analisi dei dati è stata effettuata mediante pacchetto statistico incluso in Excel.
Il campione analizzato era formato da 242 pazienti (Maschi 160, Femmine 82), di età media di 66 ±14 anni, di età dialitca media 2.9 ± 2 anni, di cui il 66.8 % in APD ed il 33.2% in CAPD (Figura n. 1).
All'interno del campione la prevalenza di ipertensione arteriosa (IA) era del 90.4% di cui solo l'8.6% presentava uno scarso controllo clinico con valori di PA > 140/90 mmHg (figure n. 2 e 3).
Nella Tabella n. 1 sono rappresentati i fattori di rischio CV selezionati nella popolazione ipertesa in DP.
La terapia antipertensiva nei pazienti in DP è rappresentata nella Tabella n. 2.
I nostri dati, in accordo con la letteratura, confermano che nei pazienti in DP è presente una elevata prevalenza di ipertensione arteriosa (maggiore rispetto alla popolazione generale, che è pari al 30-40%) ed una marcata incidenza di co-morbilità CV (85.6%) e metaboliche (78.4%) rendendo questi soggetti suscettibili di una elevata mortalità CV (fig. 4).
A differenza di quanto riportato da studi anche recenti i nostri pazienti dimostravano un adeguato controllo farmacologico dell'IA (solo l'8.6% presentava valori di PA > 140/90 mmHg), controllo ottenuto verosimilmente con una buona adeguatezza dialitica ed una politerapia farmacologica di associazione che comprendeva diuretici ad alto dosaggio (principalmente furosemide), Beta Bloccanti, Calcio Antagonisti e ACEi/ARB.
In conclusione per mantenere nel tempo uno stretto controllo dei valori della PA nei pazienti in DP è necessario effettuare un'adeguata valutazione dell'efficienza dialitica e del sovraccarico idrico e verificare la compliance dei pazienti alla terapia farmacologica prescritta, in quanto la non aderenza alla terapia è il principale fattore di IA resistente nei pazienti in dialisi secondo le recenti linee guida NKF/DOQI.
[1] Cooper L USRDS. 2001 Annual Data Report. Nephrology news & issues 2001 Sep;15(10):31, 34-5, 38 passim
[2] Cocchi R, Degli Esposti E, Fabbri A et al. Prevalence of hypertension in patients on peritoneal dialysis: results of an Italian multicentre study. Nephrology, dialysis, transplantation : official publication of the European Dialysis and Transplant Association - European Renal Association 1999 Jun;14(6):1536-40 (full text)
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