Le problematiche nutrizionali e l’inattività fisica sono fattori potenzialmente modificabili che si associano al rischio di morbidità e mortalità nei pazienti affetti da ESRD, ed influenzano la qualità di vita.
Data la complessità degli aspetti dietetico-nutrizionali esistenti in Dialisi Peritoneale (DP), una corretta valutazione nutrizionale e funzionale è la premessa per poter effettuare un intervento mirato e corretto allo scopo di migliorare la prognosi e la qualità di vita dei pazienti. [1]
Obiettivo di questo studio osservazionale multicentrico è stato quello di valutar pazienti in DP trattati in 9 centri della Toscana , usando test e metodiche validate , ripetibili e di facile applicazione nella pratica clinica [2]
Sono stati studati 133 pazienti (80 m, 53 f, età 65 ±14 anni) in DP da 26 ±19 mesi appartenti a 9 centri di ambulatiorio di DP nella regione toscana.
I pazienti sono stati valutati in condizioni di stabilità clinica e a distanza da almeno due mesi da ricoveri o interventi chirurgici.
Per la valutazione funzionale sono stati utilizati il Barthel index test e il Karnowsky. Per valutare il grado di comorbidità abbiamo utilizzato il Charlson comorbidity test.
MIS, questionariodell’appetito, RAPA e Sit-To-Stand; antropometria, bioimpedenziometria, albuminemia,nPNA sono stati utilizzati per la valutazione dello stato nutrizionale e della attività e performance fisica [3].
Condizioni a rischio di dipendenza sono state riscontrate nel 7.2% (Barthel) e19.7% (Karnowsky).
Punteggio MIS > 11 nel 12.7% e di 6-10 nel 36.2%. IMC > 25 nel 51 %,con valori elevati di circonferenza vita (51% dei maschi e 60% delle femmine).
BCMI <8 Kg/m2 nel 39%. Scarso appetito nel 48.2%.
Un apporto proteico < 1.0 g/Kg/d è stato riscontrato nel 59% dei casi, e il 34% dei pazienti aveva albuminemia <35 g/l.
L’acidosi era ben controllata (bicarbonatemia 25.4±3.8 mM), ma iperfosforemia era presente nel 64.6%.
RAPA test indicativo di sedentarietà nel 65.1%, e di attività vigorose nel 11.9%; nel 86.5% dei pazienti
Il Sit-To-Stand test è risultato inferiore allo standard di riferimento per età e sesso.
Dalla nostra analisi emerge che i pazienti in DP hanno elevata comorbidità ma in minima percentuale sono non autosufficienti.
Una Malnutrizione severa (MIS >11) è stata riscontrata solo nel 12,8%. e nell'8% erano contemporanemente presenti ipoalbuminemia .Buona correzione dell'acidosi metabolica. Composizione corporea bioimpedenziometrica accettabile in base all'angolo di fase. La circonferenza del braccio e l'area muscolare non evidenziano condizione di deplezione proteica.
Prevale la tendenza al sovrappeso/obesità addominale, con massa cellulare ridotta.
Scarso livello di attività fisica e i risultati del STS test confermano condizione di scarsa performance fisica. Il MIS si correla negativmente con la capacità di performance e con il livello di attività fisica.
Appare quindi razionale un intervento di counselling nutrizionale per aumentare l’apporto di proteine, limitando quello di fosforo e (se indicato) di calorie, ed incentivare l’attività fisica e programmi assistiti di riabilitazione funzionale.
[1] Garibotto G, Sofia A, Saffioti S et al. Effects of peritoneal dialysis on protein metabolism. Nutrition, metabolism, and cardiovascular diseases : NMCD 2013 Dec;23 Suppl 1:S25-30
[2] Panichi V, Cupisti A, Rosati A et al. Geriatric nutritional risk index is a strong predictor of mortality in hemodialysis patients: data from the Riscavid cohort. Journal of nephrology 2014 Apr;27(2):193-201
[3] Cobo G, Gallar P, Gama-Axelsson T et al. Clinical determinants of reduced physical activity in hemodialysis and peritoneal dialysis patients. Journal of nephrology 2015 Aug;28(4):503-10
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