Negli ultimi 10 anni ci troviamo a gestire pazienti sempre più anziani (Ismay N - 2016 [1]) e con una complessità clinica sempre maggiore a causa del coesistere di plurime comorbidità (Johansen KL - 2015 [2] [2]; Parlevliet JL - 2012 [3] (full text)). Dobbiamo affrontare sia problematiche di carattere clinico, legate alla maggiore “fragilità” dei pazienti, sia di carattere etico in merito al migliore trattamento dell’uremia nei pazienti più anziani ed alla corretta allocazione delle risorse (Swidler M - 2013 [4] (full text); Carson RC - 2009 [5] (full text)).
Abbiamo selezionato tutti i pazienti del nostro centro che negli ultimi 10 anni hanno iniziato il trattamento con emodialisi ad un’età > 75 anni. Ne abbiamo valutato la sopravvivenza cumulativa a 5 anni (mediante il metodo di Kaplan-Meier) e lo score di Couchoud predittivo della sopravvivenza.
Sono stati identificati 59 pazienti. 42 Maschi e 17 Femmine. L’età media era di 79.16 ± 3.07 anni per i maschi e di 79.47 ± 3.10 anni per le femmine. Nel corso dei 10 anni sono deceduti 37 pazienti: 29 maschi (78%) e 8 femmine (22%). Nel primo anno sono deceduti il 28.8% dei pazienti. La causa principale di morte è stata la sepsi seguita dalle patologie cardiovascolari e dalle neoplasie (figura 1). La sopravvivenza cumulativa a 5 anni è stata del 21.5% (figura 2). Il Couchoud Clinical Score è risultato 7.86±2.49 nei deceduti e 3.0±2.48 nei sopravvissuti (p < 0.01) (figura 3). Gli items che maggiormente concorrono al risultato finale sono la malnutrizione, il diabete, le aritmie, la non autosufficienza e l’inizio in urgenza del trattamento emodialitico (figura 4).
La scrupolosa attenzione nella valutazione dei pazienti sia prima dell’inserimento in emodialisi sia durante il trattamento rendono possibile il raggiungimento di dati di sopravvivenza apprezzabili anche in pazienti di età superiore ai 75 anni e giustifica le risorse impiegate. Si sottolinea l’utilità dello score di Couchoud per una adeguata stratificazione della popolazione incidente.
[1] van Loon IN, Wouters TR, Boereboom FT et al. The Relevance of Geriatric Impairments in Patients Starting Dialysis: A Systematic Review. Clinical journal of the American Society of Nephrology : CJASN 2016 Jul 7;11(7):1245-59
[2] Johansen KL The Frail Dialysis Population: A Growing Burden for the Dialysis Community. Blood purification 2015;40(4):288-92
[3] Parlevliet JL, Buurman BM, Pannekeet MM et al. Systematic comprehensive geriatric assessment in elderly patients on chronic dialysis: a cross-sectional comparative and feasibility study. BMC nephrology 2012 May 30;13:30 (full text)
[4] Swidler M Considerations in starting a patient with advanced frailty on dialysis: complex biology meets challenging ethics. Clinical journal of the American Society of Nephrology : CJASN 2013 Aug;8(8):1421-8 (full text)
[5] Carson RC, Juszczak M, Davenport A et al. Is maximum conservative management an equivalent treatment option to dialysis for elderly patients with significant comorbid disease? Clinical journal of the American Society of Nephrology : CJASN 2009 Oct;4(10):1611-9 (full text)
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