L'incremento ponderale interdialitico (IDWG), il sovraccarico di volume ed elevati tassi di ultrafiltrazione oraria si associano in alcuni studi ad un incremento del rischio di eventi cardiovascolari e della mortalità in pazienti in emodialisi (Cabrera C - 2015 [1] (full text), Flythe JE - 2013 [2] (full text), Hecking M - 2013 [3] (full text), Lee MJ - 2014 [4] (full text), Kalantar-Zadeh K - 2009 [5] (full text)).
Tuttavia l'argomento è oggetto di dibattito in quanto l'IDWG stesso risulta comportarsi come un marker di migliore stato nutrizionale e di salute in genere in questa popolazione (Lopez-Gomez JM - 2005 [6], Sarkar SR - 2006 [7]).
Lo scopo del nostro studio è stato di valutare le modificazioni dei parametri ecocardiografici in una popolazione di pazienti emodializzati suddivisa in base ad un IDWG maggiore e minore di 3,5%, parametro stabilito sulla base di studi precedenti (Holmberg B - 2009 [8], Cabrera C - 2015 [1] (full text)).
Sono stati inclusi nello studio 47 pazienti, di 69 + 11 anni, 20 dei quali con un IDWG>3,5% e 27 con IDWG<3,5%. Sono stati valutati retrospettivamente gli esami ecocardiografici eseguiti all'ingresso in dialisi, dopo 1 anno e dopo 3 anni di follow-up.
I due sottogruppi risultavano sovrapponibili per caratteristiche demografiche, cliniche e dialitiche (fatta eccezione per l'ultrafiltrazione oraria, significativamente maggiore nel gruppo IDWG>3,5%) e per i parametri ecocardiografici basali (Figura 1).
Anche dalla valutazione dei parametri ecocardiografici dopo 1 anno e 3 anni non sono emerse differenze significative tra i due gruppi, eccetto una funzione diastolica lievemente più compromessa al primo controllo nel gruppo IDWG<3,5%, dato non confermato al controllo a 3 anni (Figura 2).
Limitatamente al campione studiato, la cui dimensione è in ampliamento, i nostri dati non sembrano confermare un più rapido peggioramento morfofunzionale cardiaco nei pazienti emodializzati con IDWG più elevato.
[1] Cabrera C, Brunelli SM, Rosenbaum D et al. A retrospective, longitudinal study estimating the association between interdialytic weight gain and cardiovascular events and death in hemodialysis patients. BMC nephrology 2015 Jul 22;16:113 (full text)
[2] Flythe JE, Curhan GC, Brunelli SM et al. Disentangling the ultrafiltration rate-mortality association: the respective roles of session length and weight gain. Clinical journal of the American Society of Nephrology : CJASN 2013 Jul;8(7):1151-61 (full text)
[3] Hecking M, Karaboyas A, Antlanger M et al. Significance of interdialytic weight gain versus chronic volume overload: consensus opinion. American journal of nephrology 2013;38(1):78-90 (full text)
[4] Lee MJ, Doh FM, Kim CH et al. Interdialytic weight gain and cardiovascular outcome in incident hemodialysis patients. American journal of nephrology 2014;39(5):427-35 (full text)
[5] Kalantar-Zadeh K, Regidor DL, Kovesdy CP et al. Fluid retention is associated with cardiovascular mortality in patients undergoing long-term hemodialysis. Circulation 2009 Feb 10;119(5):671-9 (full text)
[6] López-Gómez JM, Villaverde M, Jofre R et al. Interdialytic weight gain as a marker of blood pressure, nutrition, and survival in hemodialysis patients. Kidney international. Supplement 2005 Jan;(93):S63-8
[7] Sarkar SR, Kotanko P, Levin NW et al. Interdialytic weight gain: implications in hemodialysis patients. Seminars in dialysis 2006 Sep-Oct;19(5):429-33
[8] Holmberg B, Stegmayr BG Cardiovascular conditions in hemodialysis patients may be worsened by extensive interdialytic weight gain. Hemodialysis international. International Symposium on Home Hemodialysis 2009 Jan;13(1):27-31
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