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Nefrologia clinica

ALCOLISMO CRONICO E SINDROME DA CARCINOIDE: SOMIGLIANZE E DIVERGENZE

poster

Introduzione

È noto che l’alcool può determinare una infiammazione della mucosa intestinale (Swanson GR [1],2010) che si manifesta con un quadro clinico che può confondersi con altri quadri patologici ad esempio la sindrome da carcinoide.

Descriviamo il caso di una donna di 65 anni con storia di abuso cronico di alcool, ipertensione arteriosa, obesità, sindrome ansioso-depressiva, ricoverata per disidratazione secondaria a diarrea persistente, nausea e vomito. All’ingresso scadenti condizioni generali, disorientamento temporo-spaziale, grave ipopotassemia (2 mEq/l), alcalosi metabolica, anemia microcitica, ipoproteinemia, incremento γGT, iperammoniemia. Markers neoplastici, screening endocrinologico, infettivologico ed immunologico negativi. Normali ECG, Ecocardiogramma, Rx torace, ecoaddome. Il decorso clinico era caratterizzato da instabilità emodinamica. I test di laboratorio evidenziavano un incremento dell’escrezione urinaria di acido 5 idrossindoloacetico (12.3 mg/24 h, n.v. <9.0 mg/24 h), cortisolo urinario (810 mg/24 h, n.v. <100 mg/24 h) ed un incremento sierico di CA 125 (150 IU/mL, n.v. <35 IU/mL). Veniva sospesa l’assunzione di alcool e intrapresa infusione di potassio cloruro (160 mEq/die).La TC addominale con mezzo di contrasto evidenziava un marcato ispessimento della parete del colon-sigma, normali gli altri segmenti (Figura 0). La colonscopia dimostrava edema ed iperemia della mucosa in assenza di lesioni ulcerative; l’esame istologico evidenziava un quadro non specifico di infiammazione in assenza di cellule carcinoidi. La paziente rifiutava di eseguire scintigrafia con octeotride. Nei giorni successivi si assisteva a lento e progressivo miglioramento del quadro clinico e laboratoristico; la paziente veniva dimessa ed inserita in un programma di disintossicazione dall'alcool. A distanza di 2 anni dalla sospensione dell’alcool persiste normalità dell’alvo e del quadro elettrolitico (Figura 0).

Discussione

L’abuso cronico di alcool può determinare una grave patologia intestinale conseguenza di un maggiore stress ossidativo sulla parete intestinale con aumento patologico della permeabilità aggravato dalla concomitante neuropatia alcolica e dalle alterazioni della flora microbica intestinale, mimando di fatto una patologia infiammatoria cronica da altra causa (Keshavarzian A,2009 [2]Mutlu E, 2009 [3]). L’alcool può altresì determinare instabilità emodinamica  come conseguenza di alterato controllo barorecettoriale, disturbi del comportamento, incremento dell’eliminazione urinaria di acido 5 idrossi indoloacetico conseguente ad una sindrome da malassorbimento, aumentata escrezione di cortisolo urinario per alterazione dell’asse ipotalamico-ipofisario. La sindrome clinica che ne deriva può simulare altre patologie quale la sindrome da carcinoide (Marmot MG,1994 [4],Bar KJ,2006 [5], Rogers RD,2010 [6], Thayer JF, 2006 [7]).

La sospensione dell'alcool si associa a lenta regressione del quadro clinico.

Nel nostro caso la sindrome da carcinoide veniva esclusa  in base alla negatività dell’esame istologico e dalla rapida regressione della sintomatologia e del quadro laboratoristico anche a distanza di anni con la sospensione dell’alcool. Ciò che costituisce una peculiarità del nostro caso è che a nostra conoscenza in letteratura non sono stati descritti altri casi di alcolismo in cui venivano evidenziate le lesioni intestinali da noi riscontrate alla TC.

BibliografiaReferences

[1] Swanson GR, Sedghi S, Farhadi A et al. Pattern of alcohol consumption and its effect on gastrointestinal symptoms in inflammatory bowel disease. Alcohol (Fayetteville, N.Y.) 2010 May;44(3):223-8

[2] Keshavarzian A, Farhadi A, Forsyth CB et al. Evidence that chronic alcohol exposure promotes intestinal oxidative stress, intestinal hyperpermeability and endotoxemia prior to development of alcoholic steatohepatitis in rats. Journal of hepatology 2009 Mar;50(3):538-47

[3] Mutlu E, Keshavarzian A, Engen P et al. Intestinal dysbiosis: a possible mechanism of alcohol-induced endotoxemia and alcoholic steatohepatitis in rats. Alcoholism, clinical and experimental research 2009 Oct;33(10):1836-46

[4] Marmot MG, Elliott P, Shipley MJ et al. Alcohol and blood pressure: the INTERSALT study. BMJ (Clinical research ed.) 1994 May 14;308(6939):1263-7

[5] Bär KJ, Boettger MK, Boettger S et al. Reduced baroreflex sensitivity in acute alcohol withdrawal syndrome and in abstained alcoholics. Drug and alcohol dependence 2006 Oct 15;85(1):66-74

[6] Rogers RD, Moeller FG, Swann AC et al. Recent research on impulsivity in individuals with drug use and mental health disorders: implications for alcoholism. Alcoholism, clinical and experimental research 2010 Aug;34(8):1319-33

[7] Thayer JF, Hall M, Sollers JJ 3rd et al. Alcohol use, urinary cortisol, and heart rate variability in apparently healthy men: Evidence for impaired inhibitory control of the HPA axis in heavy drinkers. International journal of psychophysiology : official journal of the International Organization of Psychophysiology 2006 Mar;59(3):244-50

release  1
pubblicata il  26 settembre 2012 
da G. Ferro¹, P. Ballo², G. Mangialavori², P.C. Dattolo¹, F. Fusco³, M. Consalvo³, L.Chiodi², A. Zuppiroli⁴, F. Pizzarelli¹
(¹U.O. Nefrologia e Dialisi, S. Maria Annunziata Hospital, Firenze; ²S.C. Cardiologia, S. Maria Annunziata, Firenze; ³U.O. Radiologia, S. Maria Annunziata, Firenze; ⁴Dipartimento Cardiologico, Azienda Sanitaria di Firenze )
Parole chiave: nefrologia clinica
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