In pazienti cardiopatici con ridotta frazione di eiezione (FE) l’incidenza di morte cardiaca improvvisa (MCI) è elevata. Diversi trials hanno dimostrato che il defibrillatore impiantabile (ICD) può ridurre la mortalità in questa popolazione, in prevenzione primaria e secondaria. Nei pazienti dializzati la MCI rappresenta un quarto della mortalità totale, ma non è stabilito se questi pazienti possano beneficiare dell’impianto di ICD, in quanto questa popolazione è sempre stata esclusa dai trials cardiologici.
Sono stati raccolti i dati clinici dei pazienti in emodialisi o dialisi peritoneale, seguiti presso 7 centri lombardi, allo scopo di valutare quanti avessero un’indicazione all’impianto di ICD. Il totale dei pazienti viventi screenati è stato 1.515.
I criteri utilizzati per l'indicazione all'impianto sono stati:
In 5 di questi centri sono state analizzate le cartelle cliniche dei pazienti deceduti nel triennio 2010-2012 per individuare la percentuale fra loro di soggetti con indicazione all’impianto di ICD e per confrontare la mortalità dei pazienti con l’indicazione all’impianto con quella dei pazienti senza indicazione. Il totale dei pazienti deceduti screenati è stato 541.
Su un totale di 1.515 pazienti viventi 77 (5.1%) soggetti rispecchiavano i criteri per impianto di ICD, mentre tra quelli deceduti la prevalenza di pazienti con indicazione all'impianto era di 65/541 (12.0%,p<0.001).
Tra i soggetti viventi dei 5 centri in cui è stata valutata la mortalità, 38/59 (64.4%) erano portatori di ICD al momento dello studio, mentre, tra quelli morti, 14/65 (21.5%) avevano subito l'impianto del device (p<0.001).
La Figura 1 mostra le caratteristiche dei pazienti viventi portatori di ICD rispetto ai non portatori:non erano evidenti differenze tra i due gruppi.
Nel triennio analizzato il numero totale di decessi nei 5 centri è stato di 541/1660 (32.6%).
La Figura 2 mostra le caratteristiche dei soggetti con indicazione all'impianto del device rispetto a quelli senza indicazione, nel gruppo dei pazienti deceduti. I pazienti con l'indicazione erano più frequentemente maschi (p<0.03), con storia di fibrillazione atriale (p<0.01) e cardiopatia ischemia (p<0.001) e meno frequentemente dializzati tramite fistola artero-venosa (p<0.05).
La Figura 3 mostra il confronto della mortalità a tre anni nella popolazione totale tra pazienti con e senza indicazione all'impianto di ICD ( 65/124 vs 476/1536, p<0.001, a sinistra) e nel gruppo di soggetti con indicazione tra portatori e non portatori del device (14/42 vs 51/82, p<0.001, a destra).
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