Il diabete mellito post-trapianto (new onset diabetes after transplant, NODAT) rappresenta una nota complicanza del trapianto renale. Tale patologia è associata ad una aumentata morbidità (maggiore rischio di rigetto d’organo, infezioni e patologie cardiovascolari) e mortalità. L’esposizione a farmaci immunosoppressori come i glucocorticoidi costituisce un importante fattore di rischio per lo sviluppo di NODAT(Cosio FG. - [1]2005- [1]). In linea con questo dato, i polimorfismi del recettore dei glucocorticoidi (GC-R) potrebbero svolgere un ruolo cruciale essendo stati associati ad una variabile sensibilità all’azione dei glucocorticoidi stessi (Manenschijn L.-2009- [2]) (Trementino L. -2012- [3] (full text)).
Valutare in un gruppo di pazienti sottoposti a trapianto renale la prevalenza del NODAT, il ruolo dei polimorfismi del GC-R e di fattori clinici nel suo sviluppo.
Sono stati studiati 63 pazienti (34 M, 29 F, età media 55.89 ± 12.61 anni, range 22 - 76 anni) non affetti da diabete mellito, sottoposti a trapianto renale e seguiti regolarmente c/o la U.O. di Nefrologia, Dialisi e Trapianto di Rene degli Ospedali Riuniti Ancona. Terapia immunosoppressiva Basiliximab e steroidi (1.6-2 mg/Kg/die ridotti a 5 mg entro 45 giorni dal trapianto) + CNI + MMF/EC-MPS. E’ stata valutata la prevalenza di alterazioni del metabolismo glucidico dopo 3, 6 e 12 mesi dal trapianto in relazione alla presenza dei polimorfismi del GC-R (BclI, N363S, ER22/23EK ed A3669G) e dei parametri clinici (età, sesso, BMI, tipo e dose della terapia immunosoppressiva in atto). La diagnosi di alterata glicemia a digiuno, ridotta tolleranza glucidica e diabete mellito è stata posta in accordo ai criteri dell’ American Diabetes Association. L’analisi genetica dei polimorfismi del GC-R è stata effettuata mediante Real-Time PCR con sonde Taqman.
Data la ridotta frequenza del polimorfismo N363S e ER22 / 23EK, abbiamo analizzato solo il ruolo delle varianti geniche BclI ed A3669G. Dopo 3 mesi dal trapianto renale, il 47.6% dei pazienti sviluppava alterazioni del metabolismo glucidico ed in particolare il 27% sviluppava diabete mellito (Figura 0). I pazienti che sviluppavano il NODAT presentavano un BMI significativamente incrementato rispetto a chi non sviluppava tale complicanza (Figura undefined). I due gruppi risultavano invece sovrapponibili in termini di prevalenza dei polimorfismi del GC-R, età, sesso, dose media giornaliera di prednisone ed eventuale concomitante terapia con ciclosporina o tacrolimus (Figura undefined, Figura undefined).Lo sviluppo di NODAT correlava positivamente ed in maniera significativa con il BMI mentre non emergevano correlazioni con i parametri genetici e clinici valutati (Figura undefined). Risultati sovrapponibili venivano osservati dopo 6 e 12 mesi dal trapianto renale.
Il nostro studio sembrerebbe escludere un ruolo dei polimorfismi del GC-R nello sviluppo del NODAT. Fattori di rischio per lo sviluppo di tale importante e frequente complicanza sembrerebbero invece essere la presenza di obesità ed il BMI. Uno studio esteso ad una più ampia casistica di pazienti è tuttavia necessario per confermare tali dati preliminari.
[1] Cosio FG, Kudva Y, van der Velde M et al. New onset hyperglycemia and diabetes are associated with increased cardiovascular risk after kidney transplantation. Kidney international 2005 Jun;67(6):2415-21
[2] Manenschijn L, van den Akker EL, Lamberts SW et al. Clinical features associated with glucocorticoid receptor polymorphisms. An overview. Annals of the New York Academy of Sciences 2009 Oct;1179:179-98
[3] Trementino L, Appolloni G, Concettoni C et al. Association of glucocorticoid receptor polymorphism A3669G with decreased risk of developing diabetes in patients with Cushing's syndrome. European journal of endocrinology / European Federation of Endocrine Societies 2012 Jan;166(1):35-42 (full text)
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