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Trapianto renale

Il trapianto di rene come “terapia cellulare” per errori congeniti del metabolismo? Un caso di acidemia metilmalonica con omocistinuria

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Razionale

L’acidemia metilmalonica (MMA) è un disturbo ereditario del metabolismo caratterizzato da elevate concentrazioni di acido metilmalonico e presentazione clinica variabile con interessamento neurologico e renale anche tardivo (Figura 1). L’insulto metabolico cellulare è responsabile della progressiva nefrite tubulo-interstiziale (NTI); nelle forme con iperomocisteinemia, si innesca una sindrome uremico-emolitica (SEU) atipica non responsiva all’eculizumab. Non è chiaro quale sia la migliore strategia terapeutica (trapianto renale, epatico o combinato): qui presentiamo il caso di un paziente sottoposto a trapianto renale per ESRD secondaria a MMA con omocisteinuria, e una revisione della letteratura.

Caso clinico

In aprile 2015 abbiamo sottoposto a trapianto renale un maschio di 35 anni, con ESRD da 10 anni, secondaria a SEU da iperomocisteinemia in MMA con omocisteinuria. La malattia, parzialmente responsiva a supplementi di vitamina B12, fu identificata solo dopo l’inizio dell'emodialisi nel corso di accertamenti per il progressivo deterioramento neurologico, e confermata dalla presenza di una doppia mutazione in eterozigosi del gene MMACHC. Da allora il paziente assume idrossicobalamina, betaina, levocarnitina, acido folinico con compenso metabolico. Dopo 5 mesi il trapianto è ben funzionante (eGFR 78 ml/min*1.73m2), con buon controllo metabolico (omocisteina 272 µmol/l alla diagnosi, 88 in dialisi, 36 dopo il trapianto), senza segni di SEU o NTI, con albuminuria e proteinuria tubulare in range fisiologico (albuminuria/creatininuria 8.7 mg/g; RBP4/creatininuria 104.9 µg/g, v.n. <150) (Figura 1).

Revisione della letteratura

Abbiamo inoltre svolto una revisione della letteratura con le parole-chiave acidemia metilmalonica / omocistinuria / iperomocisteinemia / trapianto / rene (Figura 2) (Brassier A - 2013 [1], Van Calcar SC - 1998 [2], Clothier JC - 2011 [3], Lubrano R - 2013 [4], Haarmann A - 2013 [5], Coman D - 2006 [6], Bouts AH - 2010 [7]).

Conclusioni

Il trapianto renale risulta la terapia di prima scelta per ESRD in pazienti con MMA: non solo non si verificano recidive di NTI, ma inoltre migliora il controllo metabolico con il contributo renale all’attività enzimatica affetta.

release  1
pubblicata il  23 settembre 2015 
da Piotti G, Delsante M, Rocco R, Oliva E, Cantarelli C, Cremaschi E, Palmisano A, David S, Maggiore U
(U.O.S. Trapianto di rene e pancreas, Dipartimento Emergenza-Urgenza e Area Medica Specialistica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Italia)
Parole chiave: acido metilmalonico, omocisteina, sindrome emolitico uremica atipica, trapianto renale
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