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Malattie genetiche/Malattie rare

Insidie diagnostiche e follow up delle Fibrosi Retroperitoneali: esperienza monocentrica di 10 anni

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Razionale

La fibrosi retroperitoneale (RPF) è una malattia rara, il cui quadro di esordio è spesso caratterizzato da sintomi aspecifici e pleomorfi. Nell’eziologia della malattia giocano un ruolo l’esposizione ad asbesto, fumo, farmaci, e la chirurgia addominale. La terapia di prima linea è il cortisone per os, con ottima risposta nella maggior parte dei casi idiopatici.

Casistica e Metodi

Analisi retrospettiva dei pazienti affetti da RPF diagnosticati da Marzo2005 aMaggio 2015, con un focus sul quadro di presentazione, le difficoltà diagnostiche, la terapia e l’evoluzione a distanza.

Risultati

Sono stati osservati 28 pazienti (età 57.4+/-13.2 anni, maschi: 22=78.5%). Cinque casi erano secondari a disordine IgG4-correlato (n=3), radioterapia (n=1) e chirurgia aortica (n=1). La maggior parte pazienti presentavano una esposizione lavorativa a polveri o diserbanti (65.2%) o asbesto (39.5%) o fumavano (71.4%). La sintomatologia all’esordio variava dal dolore addominale (50%), alla colica renale (25%), al dolore testicolare (18.2%) e sintomi costituzionali (17.9%). Il ritardo ritardo diagnostico medio è stato di 126+/-144 giorni. E’ stata praticata terapia medica nell’82.1% dei pazienti e una disostruzione nel 37.7%. Dopo un follow-up medio di 8 anni, 5/28 pazienti hanno sviluppato una recidiva, con un’incidenza cumulativa del 35% a fine follow up. Nessun paziente ha peggiorato la funzione renale (e nessuno ha necessitato di dialisi) nonostante la presenza di una insufficienza renale all’esordio (Creat 1.86+/-2.7 mg/dL). (Tabella 1)

Conclusioni

La RPFè una malattia ad eziologia ignota e multifattoriale con quadro clinico d’esordio estremamente pleomorfo e spesso aspecifico. La terapia medica e chirurgica permette un buon controllo di malattia con un percentuale di recidiva del 35% a 8 anni e non determina progressione dell’insufficienza renale.

Battista M., Musetti C., Miglio R., Quaglia M., Cantaluppi V.
(SCDU Nefrologia e Trapianto Renale - Dipartimento di Medicina Traslazionale - AOU Maggiore della Carità di Novara)
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